martedì 9 settembre 2008

Solo Qualche Mese

Ho caldo.
Non dovrei sentirlo però sento la sensazione del caldo. Non fisicamente, ma nella testa sento caldo. Vorrei spogliarmi, aprire la testa e far passare aria fresca. La finestra è aperta, o almeno a guardarla da qui sul letto da un microscopico spiraglio da sotto la palpebra mi pare aperta, ma sento caldo.
Sono 37 maledetti mesi che sono in questo letto d’ospedale e non c’è stato giorno in cui non ho sentito caldo. Strano, perché da quello che ho sentito dire si parla di “morte cerebrale” o cose simili.
Non ce la faccio ad aprire gli occhi. E’ già tanto se riesco minimamente a sollevare un pezzettino di palpebra sinistra e vedere quello che mi succede intorno. Ci ho messo 23 mesi a sollevare sta cazzo di palpebra e ora riesco a tenerla aperta per non più di qualche decina di secondo. Poi lo sforzo che mi costa lo pago con il sonno. Per recuperare le forze di un occhiatina mi cade addosso il sonno per qualche ora. Giusto il tempo per intravedere chi mi viene a trovare, incessante, da tre anni a questa parte e via, nel buio. Loro non si accorgono che io li guardo. Mi parlano, raccontano, cantano, descrivono, si confessano ma anche lì…ho qualche problema. Per ascoltare ascolto, ma un po’ ovattato, come se li ascoltassi parlare da un'altra stanza, o dal fondo di una cattedrale buia e cupa.
A volta riesco anche a carpire il senso di quello che mi stanno dicendo ma…non sono mai sicura di aver capito per bene.
In tutto questo tempo non mi sono mai potuta muovere da qui.
Mai.
A volta mi sembra di ondeggiare dentro al corpo, come se la mia anima fosse separata dal fisico, e mi sento libera, mi immagino di correre,saltare nuotare…ed è come se lo facessi per davvero. Mi sembra di avere il fiato corto, di sudare, di avere le guance paonazze. Altre volte mi sembra di essere cementata viva, ancorata ad un macigno e buttata giù in fondo ad una fossa oceanica, incapace di reagire.
Non mi sono mai vista allo specchio negli ultimi 3 anni, ma non devo essere uno bello spettacolo. Lo vedo da come, seppur per poco, mi guarda mia madre quando mi viene a trovare. Nello sguardo le intravedo un freddo grido di terrore. Poi mi si avvicina, mi sistema il cuscino, mi pettina…cose inutili che non mi danno nessun sollievo, ma che forse, lo danno a lei.
L’unica cosa che mi darebbe sollievo sarebbe spogliarmi e aprire tutte le finestre di questo cazzo d’ospedale, immergermi in una vasca piena di ghiaccio e bermi un estathè ghiacciato. Già, l’estathè. Mi sento il sapore in bocca, come ne vorrei adesso uno! Già perché anche sul nutrimento ho dei seri dubbi…da quando sono in questo stato non ho mai visto o sentito parlare di cibo, quindi immagino che avrò un tubo infilato da qualche parte che pensa a quello. Oltre al tubo per respirare, perché qui, Alessandra mia, non si è mai respirato. O no? No, niente odori, niente respiro, niente di niente.
Però c’è una sorpresa che sto preaprando a tutti. A mamma, papà, Francesca, a tutti quanti. Sono 16 mesi che mi sto allenando a muovere il dito indice destro. All’inizio nulla, ma adesso mi sembra che qualcosa si muova. Leggermente, lo sento. Sento che posso muoverlo, che qualcosa laggiù si risveglia. Mi immagino già quando in una delle solite visite delle 14.10 di mamma, lei mi si avvicinerà per mettermi a posto la frangetta e io la sfiorerò con il dito e lei tutta contenta, si metterà a piangere dicendo che “non è vero, non è vero che mia figlia è morta!”.
Credo che ci vorrà ancora un po’. Forse 6 mesi, forse un anno, ma manca poco. Ogni giorno mi alleno, è l’unica cosa che faccio, e nel giro di un anno dovrei riuscire a muovere il dito.

***

Oggi sono venuti tutti a trovarmi. Anche se è pomeriggio ed è infrasettimanale. C’è papà, mamma e anche Francesca. In questi tre anni, o meglio, da quando riesco ad intravedere qualcosa, non l’ho mai vista indossare uno dei miei vecchi vestiti. Giuro che mamma glielo vieta. Giuro che mia sorella si metterebbe su il mio maglione Napapijri di corsa, se solo glielo lasciassero fare. Me lo chiedeva sempre. Diceva che stava meglio a lei, perché era più magra. Vorrei sapere adesso quanto pesa lei e quanto peso io.
E’ arrivato anche il dottore nel frattempo.
Sono tutti seri, mamma mi tiene la mano. Lo so perché la vedo che me la sorregge.
Papà è più trafilato.
Francesca ha gli occhi bassi.
Sento il dottore parlare, ma non sono sicura di capire.
Vedo che mamma risponde, regge le lacrime a stento.
“…….ua figlia….pese medic..e…are…ina…”
“are a ina ? no no ….viva”
“dis…ce….ma…uzioe…”
“otee are……..esto….bina..”
“…..ace….ltro….ace…”

Mamma sta piangendo, forse le hanno detto che le mie condizioni sono peggiorate.
Ma devono solo aspettare. Aspettare qualche mese in più e quando risponderò alla carezza di mamma con una strusciatina di dito capiranno che c’è speranza. C’è speranza perché io sono viva.
Io mi sento viva.
Penso, vedo, sento, ragiono. Io mi sento viva. E se mi sento viva, lo sono. La morte cerebrale forse sarà anche sopraggiunta ma non la morte spirituale. Cazzo, io mi sento quando penso. OOOOOOOOOOOOOOOOOOOO MI SENTOOOOOO ????
Sìììììììììì FORTE E CHIAROOOOOOOOOOOOO!!!!

Visto ? Io qua dentro sto vivendo. Solo qualche mese e lo scopriranno tutti. Ora però devo riposare, mi sono sforzata troppo. Devo recuperare le forze, più tardi ci si allena a muovere il dito.


***

Sono passate circa tre settimane ed ho di nuovo una visita di massa. Stavolta c’è anche zia e nonna oltre a mamma papà e Fra. Forse hanno parlato loro dei miei progressi. Forse pensano che mi sveglierò tra poco. O forse un infermiera ha notato quando facevo allenamento che il dito mi si è mosso e lo ha comunicato al dottore!
Se è così vuol dire la loro attenzione ora è tutta sul dito. Devo muoverlo adesso, se voglio che se ne accorgano per bene. Forza, forza. Dai su Ale, impegnati su forza, ce la puoi fare. Dai, forza e coraggio.
Si muove! Lo sento lo sento guardatemi guardatemi la mano si muove! Io lo sento che si muove!
Che c’è ? GUARDATEMIIII!!! MUOVO UN DITO!!!! CAZZO!!!!!
Il dottore mi si avvicina ma non mi sembra colpito dal movimento. Nemmeno se ne è accorto pare.
Mamma!!! MAMMAAA!!! Guardami !!! Non ti voltare!!! Mamma guardamiiiiii!!! Cazzoooo perché si gira!!
Dottore, dottore!!!! Sei ad un palmo da me, dai su, notalo almeno tu….oh….merda.
No, non può essere. No, non oggi no! No.
E’ finita. Ecco perché sono tutti qua.
Oggi mi vengono a salutare.
Oggi, mi staccano la spina.
Oggi, io muoio.
Ecco perché mamma si è voltata a non guardare. Il dottore sta manovrando con il quadro elettronico sopra la mia testa. Mi sta spegnendo.
Cazzo, no….mi viene da piangere……cazzo, ancora qualche settimana, o mese e avrei mosso il dito. Lo avrebbero visto muoversi e avrebbero capito che c’era una possibilità su un milione che mi sarei risvegliata. Avrei dato loro speranza. Avrei visto un loro sorriso dopo 3 anni di lacrime.E pazienza se passato un altro anno avessero deciso lo stesso di staccarmi. Era un finale a cui mi ero preparata. Ma loro, loro avrebbero sperato. E invece nulla.
Finisce qua.
Beh, non so cosa dice in questi casi, anche perché non sono mai morta, ma credo si ringrazi tutti no? E allora, grazie a te, mamma, di avermi fatto vivere la mia, anche se breve, vita. Grazie a te, papà, per avermi educato in modo da poter badare a me stessa. Insegnamenti che come vedi, non saranno mai messi in atto.
Grazie a te, Francesca, perché anche se litigavamo spesso io ti voglio bene, e ora dovrai vivere anche la mia vita.
Grazie a tutti i miei parenti, grazie a i ragazzi che ho avuto, alle amiche, ai professori e ai vicini di banco. Grazie davvero, ho vissuto 23, anzi 20, 20 anni davvero fantastici.
E infine scusate. Scusatemi tutti. Mamma, papà, tutti. Dovrete vivere con la mia mancanza, con il mio ricordo anziché la mia presenza. Scusate se non vi ho dato retta 3 anni fa e ho avuto l’incidente. Scusate se vi ho portato a questa situazione. Questo momento è più duro per voi che per me, perché voi in futuro ve lo ricorderete mentre a me non so cosa attende.
Quindi scusate e

8 commenti:

Agne ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Agne ha detto...

Mi sconvolgi....

daniele ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
BostonPizzo ha detto...

in che senso scusa ?

Agne ha detto...

In tutti i sensi...
1) per la bellezza del modo in cui scrivi
2) per il tema trattato
3) per le lacrime versate
4) per la spinosa questione
5) per il finale della storia
6) perché è triste... e io vorrei solo storie a lieto fine.... :P
...
.....
........ perché .....
Ogni pagina di questa Moleskine è più bella della precedente...

...

Semplicemente perché dopo tutto questo silenzio sei tornato "col botto!" :) :D

BostonPizzo ha detto...

dai mi fai arrossire.....(non è vero, il mio ego ha bisogno di essere pompato!)

grazie, davvero

daniele ha detto...

Simò... complimenti davvero, continua a scrivere perchè ti riesce molto bene.
Non aggiungo altro sennò ti monti la testa!

Unknown ha detto...

Io l'ho letto soltanto ora.. Devo dire che è davvero commovente, sono rimasta senza parole..